L’Abbattimento di alberi è un processo relativamente facile; la rimozione ceppaie è una questione diversa. A differenza di un abbattimento che coinvolge solo il taglio di un albero, la rimozione del ceppo richiede tempo e richiede in seguito di impostare tecniche per rendere il processo più semplice e più veloce da completare.
La maggior parte dei proprietari terrieri preferisce avere ceppi rimossi perché occupano spazio prezioso, impedendo la costruzione o l’installazione di strutture. Ma sono anche brutture urbanistiche, anche se la vegetazione cresce su di loro. Il problema più grande, tuttavia, è che sono pericolosi e possono causare lesioni soprattutto quando nascosti sotto il fogliame.
La maggior parte dei metodi di rimozione del moncone dovrebbero essere intraprese da professionisti, soprattutto se l’apparecchiatura è utilizzata vediamo qual’è la tecnica migliore e meno costosa.
Con il termine fresatura ceppi si intende l’eliminazione della parte più superficiale della ceppaia con una apposita macchina che riduce in segatura il legno.
Quando si è costretti ad abbattere un albero e questo aveva radicato nel tuo giardino, nel tuo frutteto o in zona urbanistica, è necessario eliminare il ceppo che ne rimane e spesso anche le radici della pianta.
La rimozione dei ceppi residui degli abbattimenti è un problema tedioso e faticoso, soprattutto quando non si ha a disposizione macchine adatte ed esperienza nel campo del giardinaggio. Oltre all’evidente danno estetico che i ceppi generano nei parchi o nei giardini, essi possono costituire un pericolo per l’incolumità dei fruitori, soprattutto quando rimangono nascosti sotto il fogliame, nonché, pensando ad esempio ad un frutteto, una minaccia per le altre piante. La presenza di ceppaie trascurate, infatti, può minare l’integrità degli alberi radicati nelle vicinanze, dando origine spesso a pericolose infezioni fungine.
I ceppi non rimossi occupano spazio prezioso, impediscono la costruzione o l’installazione di nuove strutture e possono diventare brutture nel tuo giardino o in una zona urbana, anche se la vegetazione cresce su di loro.
Cosa si può fare?
Puoi scavare tutto attorno, puoi bruciarlo o utilizzare un prodotto chimico, ma…
Vi sono principalmente due soluzioni di intervento da considerare:
- La sola fresatura del ceppo, cioè l’esportazione completa del fusto, fino sotto il livello del terreno per almeno 20-30 cm.
Questa pratica permette il risanamento del terreno e la buona riuscita della risemina di un prato. - Se invece desideriamo ripiantare un albero, è necessario rimuovere anche le radici oltre al ceppo.
In questo caso può essere necessario anche l’ausilio di una trivella e di un escavatore per le piante più grandi
L’abbattimento è un processo relativamente facile, ma la rimozione delle ceppaie è una questione diversa.
A differenza dell’abbattimento, che coinvolge solo il taglio di un albero, la rimozione del ceppo richiede sia tempo sia tecniche appropriate per rendere il processo di completamento semplice e veloce. Come è facile intuire e, come ben saprà chi si è cimentato nell’impresa, eliminare i ceppi si rivela un’operazione abbastanza rapida quando ci si può avvalere del contributo di attrezzature adeguate, ma decisamente epica se ci si deve affidare al lavoro manuale.
Treeclimbing Roma potendosi avvalere dell’operato di apposite macchine fresa-ceppi, garantisce un lavoro in tempi rapidi e con i migliori risultati. La macchina, infatti, oltre ad eliminare la parte visibile del tronco, scende nel sottosuolo e ne distrugge anche la parte sotterranea con il relativo apparato radicale. In questo modo oltre ad eliminare il ceppo il terreno riacquista aria e quindi vitalità. La maggior parte dei metodi di rimozione del moncone dovrebbero essere intrapresi da professionisti, soprattutto secondo il tipo di apparecchiatura che si utilizza. La rimozione delle ceppaie a mano o il fai da te, funziona solo su ceppi piccoli, vecchi o ormai in fase di marciume, infatti per ceppi più consistenti occorrono attrezzature complesse con personale qualificato. L’uso di strumenti impropri rende l’operazione inutile o non completata, con il rischio di dover riaffrontare il problema
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